Nell’ultimo trimestre del 2022 il mercato azionario europeo ha sovraperformato il mercato americano. Non accadeva da 30 anni che l’Europa battesse Wall Street e la tendenza è continuata anche a gennaio 2023. Quanto è sostenibile questo trend?

I 5 driver dell’Europa

Secondo l’analisi di Morgan Stanley e Pictet Asset Management per capire quanto è sostenibile questo trend bisogna partire da 5 driver che hanno caratterizzato il rally delle azioni europee.

  • Il flusso di notizie economiche è migliore rispetto agli Usa. Le indagini economiche sugli indicatori tradizionali (commercio al dettaglio, sentiment delle imprese) sta reggendo meglio in Europa rispetto agli Stati Uniti.
  • I prezzi del gas in discesa. Dopo aver toccato quasi 300 euro ad agosto 2022, il prezzo del gas è sceso sotto i 60 euro a fine 2022 e potrebbe arrivare a 20 euro entro la fine del 2023.
  • L’Europa è amica della Cina. I rapporti geopolitici fanno la differenza. Se si guarda alla Cina, la comunità europea ha rapporti economici più saldi con la Cina rispetto agli Stati Uniti. Le aziende europee generano circa l’8% delle loro vendite in Cina, contro solo il 4% delle aziende statunitensi.
  • Tengono gli utili delle azioni europee. Le società in Europa hanno visto una revisione degli utili inferiore rispetto ai competitor americani e questo crea una correlazione diretta con l’andamento dei prezzi dei titoli.
  • Il mercato è prezzato correttamente. La Bce continuerà il rialzo dei tassi al ritmo di 50 punti base almeno per tre volte nel corso del 2023 per poi fermarsi per 12 mesi. Il mercato sembra aver già prezzato correttamente queste manovre rispetto agli Stati Uniti.

I driver che hanno caratterizzato il rally recente sono ancora tutti validi. Questo dà forza alle azioni europee che dovrebbero continuare la loro corsa.

L’unico dato che non ha contribuito alla sovraperformance dell’Europa rispetto agli Stati Uniti è la raccolta dei fondi di investimento ed ETF: il dato è negativo per il 90% del 2022 con riscatti che non si vedevano da 20 anni.

IDEE DI INVESTIMENTO

Ci sono diversi fattori a sostegno delle azioni europee nei prossimi mesi.

In particolare:

  • Le azioni europee sono meno care rispetto a quelle americane: l’Europa scambia con uno sconto del 29% rispetto agli Stati Uniti su un rapporto prezzo/utili per i prossimi 12 mesi inferiore a 13 rispetto a oltre 17 dell’indice Standard&Poor’s 500.
  • Se il rally delle azioni europee è sostenibile nel 2023 quali sono i settori meglio posizionati? Secondo l’analisi di Morgan Stanley, beni di lusso, semilavorati (tessili, metallici, plastiche, legno) per l’industria e settore bancario.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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