Due velocità e due strade diverse. La Banca centrale americana (Fed) ha preso l’attesa decisione dicotomica rispetto alla Banca centrale europea (Bce) e ha aperto un nuova fase, mettendo fine all’era dei tassi pari allo zero, iniziata nel 2008 con la crisi finanziaria.

Il governatore Janet Yellen , con una mossa storica, ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto a 0,25-0,50% punti base: si tratta del primo rialzo dal giugno del 2006. E non è una mossa isolata. Yellen ha assicurato che questo è solo l’inizio della nuova direzione della politica monetaria americana che è destinata a rimanere accomodante con aumenti graduali nel tempo.

Cosa significa? La prima risposta degli analisti è che il caro dollaro e il crollo del petrolio non spaventano l’America. Ma soprattutto questo rialzo è arrivato in un momento di ripresa del Paese, ma non di corsa sfrenata, è stato visto come una iniezione di fiducia per l’economia statunitense che gira anche se non galoppa. E gira più velocemente delle altre economie avanzate, Europa in testa.

Un dollaro forte, che si è apprezzato del 12% rispetto per esempio all’euro nel 2015 (Leggi qui l’analisi di Online Sim sull’andamento dei principali asset nel 2015) pesa sull’inflazione, che resta lontana dall’obiettivo del 2% della banca centrale americana. Ma la Fed non sembra preoccuparsi, anzi. Il Made in Usa più caro è ritenuto quasi positivo. Così come non spaventa il calo del petrolio a quota 35 dollari con una discesa che sembra infinita (Leggi qui l’analisi di Online Sim), anzi. Gli americani stanno per rimuovere il divieto di esportare greggio, una decisione storica dopo decenni di chiusura, che il Congresso potrebbe approvare già a gennaio 2016, buttando ancora giù il prezzo del barile.

In queste condizioni, fino a dove potranno arrivare i tassi americani? La media delle previsioni dei membri del Federal Open Market Committee (Fomc) indica che saranno all’1,375% alla fine del 2016. Il costo del denaro salirà al 2,375% entro la fine del 2017 e al 3,25% in tre anni. Questo significa che per gli analisti saranno quattro gli aumenti di un quarto di punto nel 2016. La prima conseguenza? L’inflazione tornerà al 2% nel medio termine e il Pil crescerà del 2,3% nel 2015, del 2,4% nel 2016 e del 2,2% nel 2017.

IDEE DI INVESTIMENTO

La decisione della Banca centrale americana ha delle conseguenze dirette sui portafogli degli investitori di lungo periodo perché è una scelta che è destinata a durare nel tempo. Online Sim ha analizzato qui i fondi da mettere in portafoglio nel 2016, ma ci sono variabili da tenere d’occhio nella scelta del prodotto giusto. Ecco cosa aspettarsi su obbligazioni e azioni.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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