Guardare oltre la volatilità del breve periodo è fondamentale per costruire portafogli solidi. Il nuovo report di Robeco sugli Expected Returns 2026-2030 individua i principali driver macroeconomici che segneranno il mercato nei prossimi anni, insieme a quattro temi di investimento strategici che possono guidare le scelte degli investitori retail orientati ai fondi comuni.
I quattro driver macro di mercato verso il 2030
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Supremazia conflittuale
Gli Stati Uniti resteranno il centro dell’economia globale, ma con leadership sempre più fragile. Politiche protezionistiche e debito in crescita mettono in discussione il ruolo del dollaro come valuta di riserva. Questo scenario apre opportunità per chi investe in fondi esposti a Europa ed emergenti.
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Escalation contenuta
La rivalità USA-Cina continuerà, ma senza degenerare in conflitto diretto. Ciò genera un contesto di volatilità controllata, che favorisce fondi multi-asset con ampia diversificazione geografica.
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Normalizzazione vincolata
Negli Stati Uniti l’inflazione rimarrà sopra i target, limitando la politica monetaria. Nei mercati emergenti, invece, la discesa dei tassi potrà stimolare la crescita. Gli investitori in fondi obbligazionari potranno beneficiare di questa divergenza.
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Sostenibilità condizionata
La transizione climatica proseguirà, ma con tempi incerti. I capitali si orienteranno verso aziende capaci di dimostrare impatti concreti. I fondi sostenibili restano quindi centrali in una strategia di lungo termine.
Temi di investimento: opportunità oltre la volatilità
Il report dedica un focus a quattro temi strategici che possono ispirare scelte di lungo termine anche per chi investe in fondi comuni.
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Intelligenza artificiale e small cap
Le small cap offrono oggi valutazioni più attraenti rispetto alle large cap globali. Grazie all’uso dell’AI per la selezione titoli, è possibile individuare società sottovalutate con maggiori margini di crescita. Per gli investitori retail, i fondi specializzati sulle piccole e medie imprese possono aggiungere diversificazione e potenziale extra-rendimento.
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Riscoprire i “porti sicuri”
I tradizionali safe haven, ovvero i paradisi sicuri, come i Treasury USA, hanno perso parte della loro forza difensiva. Secondo Robeco, nel futuro la protezione potrà venire da un mix diversificato: Bund tedeschi, oro, valute rifugio (yen, dollaro) e azioni difensive. Nei fondi multi-asset queste componenti possono bilanciare meglio gli shock di mercato.
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Alternative liquide al private equity
Il private equity resta appetibile, ma con costi e vincoli di liquidità elevati. Le ricerche mostrano che una parte significativa dei rendimenti del PE può essere replicata nei mercati pubblici, con strategie azionarie liquide e sostenibili. Per l’investitore retail, ciò significa accedere ai mercati privati e a fondi comuni che adottano approcci innovativi senza rinunciare alla liquidità.
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Investire sostenibile: restare coerenti
Nonostante dibattiti e resistenze, la sostenibilità resta un megatrend di lungo periodo. I fondi che integrano criteri ESG e Net Zero non vanno letti solo in ottica di performance a breve, ma come strumenti per cavalcare i megatrend strutturali (clima, energia, governance). Restare coerenti nella strategia può premiare entro il 2030.
IDEE DI INVESTIMENTO
Il 2030 rappresenta una tappa chiave per economia e sostenibilità. I driver di mercato indicano un mondo più complesso, con crescita disomogenea e leadership distribuite.
Per gli investitori retail in fondi comuni, le priorità saranno:
- diversificazione globale per gestire i rischi
- innovazione attraverso AI e small cap
- protezione con strumenti difensivi reali
- sostenibilità come linea guida di lungo periodo
Prepararsi oggi significa investire in portafogli resilienti, capaci di affrontare incertezze e cogliere le opportunità della nuova rinascita dei mercati.
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NOTE
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