Il mercato in Giappone ha chiuso il 2023 con la miglior performance a livello globale (+25%). Può sostenere ancora questi risultati nel 2024? Dopo lo storico rialzo dei tassi di interesse, scopri cosa sostiene le azioni giapponesi nel lungo termine secondo le analisi di Amundi, Fidelity e Pictet Asset Management.

Giappone: tassi in salita e crescono utili e salari

A dare sostegno alla crescita economica delle aziende giapponesi e, di conseguenza, alla performance della Borsa, c’è il ritorno dell’inflazione e la fine di quasi venti anni di deflazione che avevano ingessato prezzi e salari. Questo ha portato la Banca Centrale del Giappone (BOJ) a cambiare rotta alzando i tassi per la prima volta dal 2007. In particolare:

  • Ripartono i tassi di interesse. La BOJ guidata da Kazuo Ueda ha stupito gli analisti con il primo rialzo dei tassi nella riunione del 19 marzo 2024. Il rialzo è stato solo di 10 punti base, ma la decisione è storica se si considera che i tassi nel Paese erano in territorio negativo da oltre 15 anni. La Borsa ha reagito bene alla decisione e l’indice Nikkei ha superato 4000 punti, mentre la reazione dello yen contro dollaro è stata negativa con una flessione vicina all’1% (da inizio anno la valuta giapponese perde quasi il 7% contro dollaro). L’obiettivo della BOJ è di procedere a una lenta normalizzazione dei tassi. Questo è dimostrato anche dal fatto che la banca centrale continuerà ad acquistare di titoli governativi giapponesi per sostenerli e controllare il pagamento delle cedole, mentre non acquisterà più ETF.
  • La crescita degli utili rimane interessante. Nel 2022 e nel 2023 la crescita degli utili del mercato giapponese ha superato quella del mercato americano, con una volatilità inferiore rispetto alle azioni europee. Per il 2024, il consensus degli analisti attende una crescita degli utili del 7,6% per l’indice TOPIX, che racchiude le oltre 1700 azioni quotate in Giappone, contro una crescita del 10% attesa per l’indice MSCI ACWI che misura l’andamento delle azioni a grande e media capitalizzazione in 23 mercati sviluppati e 24 mercati emergenti. La crescita degli utili 2024 inferiore a quella del 2023 è giustificata con una ripresa attesa dello yen contro dollaro (contro un calo medio del del 6,9% dello yen rispetto al dollaro nel 2023).
  • Salari in crescita. Il ritorno dell’inflazione ha spinto le aziende giapponesi a rivedere al rialzo i salari. Nella negoziazione annuale dei contratti, per esempio, Mazda ha aumentato i salari del 6,8% e Honda del 5,6% mentre Toyota sta portando avanti una lunga contrattazione con i sindacati. La dinamica di rialzo dell’inflazione spinge le aziende ad investire in modo produttivo la liquidità accantonata negli anni.
  • Gli effetti sul Prodotto interno lordo. Le stime prevedono che il Prodotto interno lordo (PIL) del Giappone crescerà dell’1,5% nel 2024, più velocemente sia degli Stati Uniti sia dell’Eurozona.

Il peso della riforma della Borsa giapponese

La Borsa di Tokyo (TSE) ha introdotto a marzo 2023 nuove regole che hanno come obiettivo rendere più attraenti le aziende giapponesi e avranno effetti positivi anche nel 2024. In particolare:

  • Requisiti stringenti per le aziende. Secondo le regole TSE, tutte le aziende che scambiano costantemente al di sotto del valore contabile devono preparare un piano per migliorare e spiegare perché ciò accade. Questa riforma si era resa necessaria perché circa il 50% delle società quotate sul listino giapponese aveva un rendimento del capitale proprio inferiore all’8% o un rapporto prezzo/valore (P/E) inferiore a 1 al 31 marzo 2023 (contro il 5% degli Stati Uniti e il 24% dell’UE). Inoltre il TSE ha chiesto alle aziende quotate di rafforzare il valore nel lungo termine con un’attenta gestione del costo capitale.
  • Gli effetti nel lungo termine. Le riforme introdotte dal TSE nel marzo 2023 continueranno a produrre effetti positivi nel 2024. L’obiettivo è continuare incoraggiare le società con un rapporto prezzo/valore contabile (P/BV) inferiore a 1 ad attuare misure per migliorarlo entro marzo 2025. In sintesi, il rendimento del capitale dovrebbe aumentare e sia grazie a operazioni di buyback sia attraverso il pagamento di dividendi.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il rafforzamento dell’economia e il miglioramento della governance societaria rendono molto interessante l’investimento nelle aziende giapponesi. La parola d’ordine è selezione che è possibile grazie a una gestione professionale offerta dai fondi comuni. Ecco i migliori fondi specializzati sul mercato giapponese presenti sulla piattaforma di Online SIM.

La Top 10 dei fondi azionari Giappone

  • IMGP Japan Opportunities Eur2 è un fondo azionario che investe sulla Borsa di Tokyo. Il fondo investe almeno due terzi in azioni e altri strumenti equivalenti emessi da società aventi la propria sede sociale in Giappone. Partito nel 2005 il fondo rende il 44,84% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, tecnologia e servizi alla comunicazione sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Schroder Japanese Opportunities Classe A EUR Hedged è un fondo azionario che investe solo sul Giappone. Il fondo investe almeno due terzi del patrimonio in azioni di società giapponesi di grandi dimensioni e si concentra su aziende a grande capitalizzazione, molte delle quali sono leader mondiali in segmenti chiave dell’industria manifatturiera. Partito nel 2013 il fondo rende il 43,62% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, beni di consumo e finanza sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Capital Group Japan Equity Classe B H EUR Acc è un fondo azionario che investe solo sulla Borsa di Tokyo. Il fondo investe in azioni negoziate di emittenti il cui domicilio e/o il cui luogo di attività principale si trova in Giappone. Possono anche essere acquistati titoli non quotati. Partito nel 2013 il fondo rende il 35,38% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, tecnologia e servizi alla comunicazione sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Bgf Japan Flexible Equity Classe E2 Usd è un fondo azionario totalmente focalizzato sulla Borsa di Tokyo. Investe almeno il 70% del patrimonio in azioni di società con sede o che svolgono prevalentemente le loro attività in Giappone, con particolare attenzione per società sottovalutate. Partito nel 2005 il fondo rende il 27,45% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, tecnologia e beni di consumo sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Amundi Funds Equity Japan Value Engagement Classe F2 EUR Acc è un fondo azionario che investe solo sulla Borsa del Giappone. Almeno due terzi del patrimonio sono investiti in azioni di società giapponesi con un approccio value, ovvero orientato selezione delle società che presentino una divergenza tra il prezzo e il valore dell’impresa. Partito nel 2014 il fondo rende il 29,02% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo2024). Beni industriali, tecnologia e beni di consumo sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Janus Henderson Horizon – Japan Opportunities Fund A2 USD è un fondo azionario che investe solo sulla Borsa di Tokyo. Il fondo investe in società giapponesi operanti in svariati settori ed è orientato verso società a grande capitalizzazione, ma può anche investire in società piccole in cui sia stato individuato un particolare valore. Partito nel 1985 il fondo rende il 28,39% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, tecnologia e beni di consumo sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Franklin Japan Fund A (acc) JPY è un fondo azionario che investe solo sulla Borsa del Giappone. Il fondo investe in società costituite o aventi la propria attività principale in Giappone. Può ricercare opportunità di investimento in altri tipi di strumenti finanziari (azioni privilegiate, titoli convertibili in azioni ordinarie e titoli obbligazionari governativi ovvero emessi da società, sia denominati in Yen giapponesi, sia denominati in una valuta diversa dallo Yen giapponese). Partito nel 2000 il fondo rende il 24,32% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, beni di consumo e finanza sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Goldman Sachs Japan Portfolio Classe E eur è un fondo azionario che investe solo sulla Borsa di Tokyo. Il fondo investe i titolo a larga capitalizzazione del mercato giapponese. Partito nel 2001 il fondo rende il 20,69% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, beni di consumo e tecnologia sono i settori più importanti in portafoglio.
  • Aberdeen Standard Sicav I – Japanese Equity Fund Classe A JPY Acc è un fondo azionario che investe solo sulla Borsa di Tokyo. Il fondo investe almeno due terzi del patrimonio in azioni e titoli correlati ad azioni di società aventi sede legale in Giappone o di società che operano principalmente in Giappone o di holding che possiedono la maggior parte delle loro attività in società aventi sede legale in Giappone. Partito nel 2005 il fondo rende il 19,19% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, tecnologia e beni di consumo sono i settori più importanti in portafoglio.
  • JPMorgan Investment Funds – Japan Sustainable Equity Fund è un fondo azionario che investe esclusivamente sulla Borsa di Tokyo. Il fondo investe almeno per il 75% del patrimonio in azioni di società giapponesi e usa attivamente titoli convertibili e warrants per accrescere il rendimento. Gli investimenti in titoli azionari saranno denominati soprattutto in yen. Partito nel 2002 il fondo rende il 18% a un anno (dati Morningstar aggiornati a marzo 2024). Beni industriali, tecnologia e finanza sono i settori più importanti in portafoglio.

Per diversificare il portafoglio di investimento sul mercato giapponese valuta prima attentamente l’asset allocation in base a grado di rischio e obiettivi di lungo termine. Una buona strada è utilizzare i portafogli modello di Online SIM che contengono diverse asset class e sono sviluppati sulla base di metodologie quantitative.

Per saperne di più consulta la Guida per utilizzare i portafogli modello.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

*Articolo pubblicato originariamente a febbraio 2024 e sottoposto a successive revisioni e aggiornamenti.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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