Il 2023 doveva essere l’anno dei bond. Ma è stato così finora? Tra gli investitori c’è una grande voglia di BTP con oltre 10 miliardi di euro sottoscritti all’ultima emissione. Tanto che per cavalcare l’onda il Ministero del Tesoro ha predisposto una nuova famiglia di Buoni poliennali ad hoc per il grande pubblico dei risparmiatori. Si tratta dei BTP Valore rivolti esclusivamente ai risparmiatori “retail” che faranno il loro esordio ai primi di giugno 2023.

Insomma, la sbornia da BTP e i timori di inflazione hanno fatto perdere di vista il valore della diversificazione che è fondamentale anche per la parte obbligazionaria del portafoglio. Il tema è stato al centro del dibattito del Salone del Risparmio 2023 aperto con una riflessione sul sistema del risparmio da parte di Carlo Trabattoni, Presidente di Assogestioni.

Il particolare:

  • C’è un tema di educazione finanziaria che il contesto di fragilità economica che attraversiamo non contribuisce a stimolare l’attenzione delle generazioni più giovani verso i temi del risparmio, della previdenza e degli investimenti. Servono quindi nuove modalità di confronto, secondo Trabattoni, per raggiungere le nuove generazioni.
  • Rendimenti che attraggono. Il BTP è uno strumento che piace perché dà un rendimento vicino al 4% ma ci sono obbligazioni che rendono il 6-7%. Per Massimo Doris, Amministratore Delegato di Banca Mediolanum e Presidente di Assoreti, il BTP va affiancato ad altri prodotti, ai quali ci si approccia tramite fondi e consulenza dei professionisti, il comparto obbligazionario è tornato interessante, è tornato a essere un’asset class.
  • I titoli di Stato superano in raccolta i fondi. Eppure, secondo dati dell’Associazione Italiana Private banking (AIPB) basati sul 2022 e sulle stime 2023, anche chi ha grandi patrimoni da investire (oltre 500 mila euro) punta sui tranquilli Titoli di Stato che sono destinati a raccogliere oltre il 12% in più rispetto al passato e più del doppio rispetti ai fondi comuni.

Il BTP per diversificare

Il BTP non va demonizzato: è uno strumento di investimento che aiuta a diversificare, se si sa come farlo, ma costruendo un portafoglio obbligazionario coerente con i propri obiettivi.

In particolare:

  • Costruire un portafoglio ben diversificato significa ripartirlo tra diversi strumenti finanziari e asset class, con l’obiettivo di ridurre il peso e il rischio che una singola attività può produrre in caso di rendimenti negativi o imprevisti di mercato.
  • Il ruolo della parte obbligazionaria di portafoglio è gestire il rischio.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per evitare che il portafoglio abbia performance deludenti per colpa di un singolo investimento, vediamo cosa vuol dire diversificare il portafoglio obbligazionario con i fondi di investimento secondo tre regole chiave:

  • Per tipologia. Il mercato obbligazionario è fatto di tanti asset diversi. Secondo Pimco, più di 20 governi e oltre 10.000 aziende emettono obbligazioni. La distinzione più semplice è tra titoli di stato, come il BTP, e obbligazioni corporate emesse dalle società. La stagione degli utili appena cominciata è favorevole ai corporate bond e i fondi obbligazionari corporate sono una buona soluzione.
  • Per area geografica. Diversificare per area geografica è un’altra strada. Oggi il segmento high yield obbligazioni emergenti è particolarmente interessante rispetto al passato perché offre un rendimento superiore al 7%. Investire contemporaneamente in più Paesi e nei mercati internazionali aiuta a non esporre i propri investimenti all’andamento di un unico mercato.
  • Per duration. Le quotazioni obbligazionarie sono inversamente proporzionali ai tassi di interesse. In una fase di mercato di tassi in rialzo assume un valore chiave la duration delle obbligazioni. La duration misura il rischio di tasso di un bond tenendo conto di scadenza, rendimento, cedola e possibilità di rimborso anticipato. La combinazione di tutti questi fattori dà un risultato che corrisponde alla sensibilità del valore di un bond alle variazioni dei tassi di interesse.

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NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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