Bentrovati nello spazio educativo di Online SIM dedicato alle metodologie per allocare il denaro tra più investimenti finanziari. Oggi spiegheremo come costruire un’allocazione di portafoglio ciclica.

Questa allocazione è pensata per gli investitori “più dinamici” che preferiscono adattare l’allocazione volatile in base allo stato dell’economia e dei mercati finanziari, scegliendo le attività finanziarie che si crede possano avere i rendimenti migliori in una specifica fase del ciclo economico.

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Come sempre, ricordiamo che la decisione più importante quando investiamo del denaro è come ripartirlo tra le varie categorie di attività. I passaggi sono due:

  • Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività soggette ad un rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
  • Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da un’attività monetaria, che si ritiene adatta al nostro caso.

LE SCELTE DI BASE

Per questa allocazione utilizzeremo attività finanziarie solo azionarie. A queste, si deve aggiungere la tipologia di attività monetaria che riteniamo abbia il livello di rischio minore.

Solitamente, è rappresentata dalle obbligazioni statali a brevissimo termine. Per investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di investimento monetari o di liquidità.

L’ALLOCAZIONE CICLICA

Nessuno vieta di scegliere una data allocazione volatile e di mantenerla più o meno stabile nel corso del tempo: ad esempio, un investitore che teme particolarmente i cali di valore degli investimenti può preferire un’allocazione difensiva. Un altro, invece, potrebbe optare per un’allocazione multi-scenario.

In questi casi, gli investitori scelgono un’allocazione volatile strategica e la combinano insieme all’attività monetaria per costruire la propria allocazione completa.

Esistono, però, degli investitori “più dinamici” che preferiscono adattare l’allocazione volatile in base allo stato dell’economia e dei mercati finanziari. Abbiamo già visto, ad esempio, come si potrebbe costruire un’allocazione adatta ad una ripresa economica. In questo caso, si tratta di scegliere le attività finanziarie che si crede possano avere i rendimenti migliori in questa specifica fase del ciclo economico.

L’allocazione ciclica ha un’impostazione simile: infatti, durante una fase di crescita economica, è costruita combinando tra loro gli investimenti che sono più sensibili ai movimenti del mercato, andando ad amplificarli. In gergo tecnico, si dice che hanno un valore beta superiore a 1, che è il livello proprio del mercato azionario di riferimento.

Considerando un gruppo di azioni differenziate per settore di appartenenza, stile di investimento o valore di mercato (capitalizzazione), vediamo quali sono utili per un’allocazione ciclica. Analizzando i dati storici di lungo periodo dei mercati azionari, le categorie con una sensibilità elevata ai movimenti del mercato sono tre.

Nelle prime due posizioni troviamo le azioni del settore della tecnologia informatica e del settore finanziario. Chiudono la lista le azioni ad elevata tendenza di prezzo o con momentum, come vengono chiamate in gergo tecnico: in pratica, questo gruppo di azioni è composto, di volta in volta, dai titoli che hanno reso meglio, ad esempio, negli ultimi 12 mesi.

Pertanto, un’allocazione ciclica potrebbe essere così ripartita:

  • Per il settore informatico le azioni hanno un peso sul totale del 35%;
  • Per il settore finanziario le azioni hanno un peso sul totale del 35%;
  • Le azioni con momentum hanno un peso sul totale del 30%.

allocazione ciclica volatile

L’ALLOCAZIONE COMPLETA

Dato che l’allocazione volatile è composta solo da azioni ad alto rischio di prezzo, è ragionevole che molti investitori preferiscano combinarla con l’attività monetaria.

Comunque, la sua presenza è giustificata anche dalla necessità di avere della liquidità immediatamente e facilmente disponibile: ad esempio, per affrontare un calo inatteso del reddito o un aumento delle spese.

Se ipotizziamo che l’investitore decida di tenere una quota di attività monetaria pari al 30% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le categorie di attività volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 70%.

Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:

  • L’attività monetaria ha un peso sul totale del 30,0%;
  • Per il settore informatico le azioni hanno un peso sul totale del 24,5%;
  • Per il settore finanziario le azioni hanno un peso sul totale del 24,5%;
  • Le azioni con momentum hanno un peso sul totale del 21,0%.

allocazione ciclica completa

IL PROFILO DI RISCHIO

Con i dati aggiornati a inizio giugno 2021, a questa allocazione completa che investe a livello globale è possibile assegnare un rischio di prezzo pari a -19%.

Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel 5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 19.000 euro.

COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE

Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.

Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di investimento tramite i servizi offerti da Online SIM. La piattaforma permette di:

  • Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del 100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di analizzare migliaia di fondi. Ad esempio, mediante la ricerca avanzata, si può selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario – Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario – Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario, per la categoria delle azioni.

Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di cambio.

  • Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di  supporto è possibile seguire un’allocazione professionale in fondi di investimento a gestione attiva. Online Sim offre un innovativo servizio di Portafogli Modello realizzati dalle migliori Società di Gestione: UBS, Pictet e MainStreet Partners. Con i portafogli modello è possibile:
    • investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli obbligazionari oppure azionari
    • e anche scegliere la tipologia di investimento preferita,  come gli investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.

COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO

Nel corso del tempo cambiano i prezzi delle attività volatili e anche la nostra tolleranza al rischio.

Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è decidere ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo, stabilire le nuove quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.

Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data categoria di attività nel caso si utilizzi il servizio dei Portafogli modello di Online Sim.

In questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure modificarli.

Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito oppure inizia ora e vai al servizio.


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Autore

Nicola Zanella

Nicola Zanella

Competenze:
È un economista finanziario italiano e vive e lavora a Lugano (Svizzera). Si occupa dello studio della finanza personale, in particolare delle decisioni nell’area degli investimenti. I suoi interessi di ricerca sono la Teoria dei mercati efficienti, la pianificazione della finanza personale, la stima del premio per il rischio azionario, le obbligazioni indicizzate all'inflazione, l'effetto della diversificazione temporale e la finanza comportamentale. In campo assicurativo, ha sviluppato per il mercato italiano l'Approccio del capitale umano, metodo alternativo a quello di Analisi dei bisogni per proporre polizze di puro rischio e calcolare i relativi massimali.

Esperienza:
Nel 2007 ha fondato il primo sito italiano ed europeo dedicato alla ricerca e allo studio degli strumenti finanziari indicizzati all'inflazione. Nel gennaio di quell'anno ha scritto il paper più letto in Italia riguardante questa tipologia di investimenti. Nel 2009 ha aggiornato, insieme all'autore, la terza edizione del libro Capire la Borsa edito da Il Sole 24Ore. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro come autore, Investire bene i propri risparmi, edito da Giunti Editore in collaborazione con Il Sole 24Ore. Nei successivi anni è stato Responsabile Area Studi e Ricerche di una società di formazione in ambito finanziario. Ha sviluppato modelli di wealth management e svolto formazione in aula a circa 5.500 consulenti agli investimenti e assicurativi. È tra i pochi economisti italiani ad aver pubblicato più articoli (quattro) nella rivista scientifica statunitense The Journal of Wealth management, l'unica a livello internazionale dedicata al wealth management degli high-net-worth individuals (HNWI), cioè dei privati con patrimoni consistenti. A partire dal 1998, diversi Premi Nobel dell’economia hanno scritto per la medesima rivista, ad esempio Harry Markowitz (ideatore della frontiera efficiente) e Paul Samuelson (il più influente economista del Novecento).

Competenze:
É laureato alla Facoltà di Economia e Commercio di Bologna.

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