Nonostante la consapevolezza che, dopo le decisioni della Banca Centrale Europea (BCE), i tassi di interesse in area euro resteranno a zero a lungo, così come il rendimento della liquidità, la tentazione per gli italiani di non investire su strumenti più rischiosi è fortissima. La conferma arriva dall’ultima analisi Global Investor Pulse di BlackRock che si basa sul sentiment di oltre 27 mila investitori di 13 Paesi nel mondo, indagando sullo stato del benessere finanziario. In particolare, in Italia l’analisi ha preso in considerazione un campione di oltre 2.000 investitori e il risultato evidenzia come nel nostro Paese la voglia di risparmio sia superiore alla media (78% contro il 69% della media globale e il 76% di quella europea), ma quando si parla di investimenti qualcosa si inceppa e restare liquidi, ovvero tenere il denaro fermo su depositi monetari e conti correnti è la strada più gettonata.

Dalla ricerca di BlackRock emerge anche un dato interessante: sono le generazioni più giovani quelle più restie a investire. Il 50% dei Millennials italiani, infatti, ha come primo obiettivo finanziario il miglioramento della qualità della propria vita e la scelta ricade su investimenti liquidi. Il 75% del campione preso in analisi da BlackRock sceglie depositi bancari contro il 66% dei Millennials europei e il 74% nel mondo), mentre solo il 47% investe (contro 41% in Europa e il 55% nel mondo). E anche quando si tratta di investimenti la scelta dei Millennials ricade molto spesso su strumenti di gestione della liquidità come i fondi monetari – scelti dal 12% del campione – anche se è cresciuta la componente di azioni (24%), immobiliare (21%) e obbligazioni (18%). Millennials o no, gli investitori italiani sono frenati da una serie di paure: non avere sufficiente denaro (55%), non avere la giusta cultura finanziaria (33%) e perdere tutto il capitale (26%).

IDEE DI INVESTIMENTO

La ricerca della tranquillità non fa rima con rendimento. Qualsiasi strumento che è oggi a disposizione di un investitore per gestire la propria liquidità deve fare i conti con la politica monetaria della Banca Centrale Europea, che ha deciso di tenere il costo del denaro fermo per tutto il 2019. In questo scenario, la media di rendimento della maggior parte delle opzioni liquidità presenta dei rendimenti inferiori all’1% e, in ogni caso, al di sotto dell’inflazione, secondo l’analisi di Morningstar.

Prima di scegliere di lasciare parcheggiata la propria liquidità su strumenti poco redditizi è bene sapere che:

  • La somma da tenere in liquidità, pronta all’uso per qualsiasi evenienza, deve essere una parte minoritaria del proprio portafoglio di investimento e deve essere conteggiata in base alle spese a cui si pensa di andare incontro nell’arco dei prossimi 12 mesi.
  • Per valutare quanta parte del portafoglio parcheggiare in liquidità è sempre consigliabile effettuare un check-up del proprio patrimonio valutando anche l’opzione di investire in fondi obbligazionari in modo da costruire una corretta asset allocation.
  • Il parcheggio della liquidità non è una buona scelta di investimento nel lungo periodo soprattutto in un contesto di tassi vicino allo zero.

La Top 5 dei fondi monetari europei

ProdottoRendimento YTDRedimento 1y
Pharus SICAV - Liquidity Class A EUR Acc1,27%0,97%
AZ Fund 1 Alternative cash A-AZ Fund Acc0,49%-0,71%
Acomea Liquidita A10,37%0,54%
UBS (Lux) SICAV 2 - Low Duration EUR Bond (EUR) P-Acc0,20%-0,17%
Bond Strategia Conservativa Classe A0,09%0,14%
Nella tabella, i fondi monetari area euro ordinati per rendimento da gennaio 2019. Dati in euro aggiornati ad aprile 2019. Fonte: Morningstar.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

 

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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