I biologi hanno recentemente scoperto una tecnica genetica che consente di apportare modifiche precise a quasi tutti gli elementi del DNA, alterando permanentemente la biochimica cellulare. Potrebbe aiutare a curare decine di migliaia di malattie legate alle variazioni di un singolo gene e portare alla creazione di antibiotici migliori. Il tema non è di poco conto dato che a giugno 2019 un report dell’Onu ha messo tutto il sistema sanitario mondiale di fronte a un pericolo grave: gli antibiotici oggi in commercio non sono più efficaci e se non si trovano soluzioni al problema in tempi brevi, l’impatto sulla salute delle persone sarà disastroso da qui al 2050.

La genomica, ovvero quella parte della biologia che studia l’organizzazione e la struttura dei geni di un organismo, può essere una soluzione convincente soprattutto se si guarda all’ultima scoperta chiamata “prime editing” che agisce in maniera più accurata per trarre informazioni dal DNA rispetto alla tecnica cosiddetta CRISP- Cas9 che è nata solo sette anni fa. Il nuovo metodo è già in fase di sperimentazione clinica per il trattamento della malattia di Huntington, in cui una mutazione genetica porta alla produzione di una proteina anomala nelle cellule cerebrali. Eliminare gli errori di interpretazione del DNA grazie alla tecnologia di editing genetico come racconta la rivista scientifica Nature può dare un a mano anche alla farmaceutica per costruire nuovo farmaci più efficaci.

E mentre la tecnologia di editing genetico corre veloce, il mondo scientifico si interroga sul tema etico che è strettamente collegato alla ricerca e alle trasformazioni del DNA. Le modifiche genetiche possono essere utili per il trattamento di alcune malattie speciali ed efficaci per formulare nuovi antibiotici, ma il rischio che si vogliano utilizzare l’editing della catena genomica per scopi non benefici è alto. Ma non ci sono dubbi che la strada della medicina personalizzata e predittiva sia ormai aperta ed è già un business oltre che un megatrend di investimento del settore biotech. Si tratta dei nuovi confini del settore salute in cui rientra anche il biohacking, ovvero la sperimentazione biologica su se stessi che ha già conquistato Elon Musk.

IDEE DI INVESTIMENTO

La mappatura del DNA offre vantaggi e rischi ed è un’opportunità di investimento di lungo periodo legata a doppio filo allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale (AI) con cui è possibile interpretare l’enorme mole di dati dei pazienti anche grazie al potenziamento della banda larga con il 5G, che avrà il suo sviluppo concreto a partire dal 2020. La biologia applicata a sé stessi è l’altro grande trend legato alla genomica e, secondo Market Research Future (MRFR), il mercato globale dei cosiddetti biohackers crescerà almeno del 19% all’anno fino al 2023 anche a causa dell’aumento della popolazione anziana e della necessità di contrastare le malattie croniche e trovare nuovi farmaci più efficaci. Secondo l’analisi del team di gestione biotech di Pictet Asset Management, lo scenario attuale è favorevole per le azioni del comparto che siano davvero innovatrici non solo sul fronte scientifico, ma anche in termini di business model e di offerte convenienti e all’avanguardia.

Per investire sui nuovi confini della salute legati alla genomica e alla ricerca sul DNA una buona scelta di diversificazione di portafoglio è un fondo azionario globale specializzato sui titoli biotecnologici (Categoria Morningstar Azionari Settore Biotecnologia).

I migliori fondi che investono in biotecnologia

ProdottoRendimento YTDRendimento 3y
Candriam Equities L Biotechnology Classe C Eur Acc35,40%10,91%
Pictet - Biotech Classe R Eur34,57%7,15%
Selectra J. Lamarck Biotech Class B32,21%11,79%
Franklin Biotechnology Discovery Fund Classe A USD Acc29,58%4,72%
Polar Capital Funds PLC - Biotechnology Fund S Inc (EUR)27,50%13,19%
UBS (Lux) Equity Fund - Biotech (USD) P-acc24,10%9,10%
SEB Concept Biotechnology Fund C19,11%1,37%
Nella tabella, i migliori fondi azionari che investono nel settore delle biotecnologie e sui nuovi confini della salute ordinati per rendimento da gennaio 2019. Dati in euro aggiornati a dicembre 2019. Fonte: Morningstar.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

 

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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