Scopri cosa può comportare per i mercati il taglio dei tassi da parte della BCE di giugno 2024: tutte le conseguenze e come agire.

Quanto ha tagliato i tassi la BCE

La Banca centrale europea (BCE) ha tagliato i tassi di riferimento di un quarto di punto percentuale portando il costo del denaro al 3,75%. È arrivato il momento di iniziare a smantellare con prudenza e gradualmente la più ripida e rapida stretta monetaria dalla nascita dell’euro che ha portato a 10 rialzi consecutivi iniziati nel luglio 2022 e finiti a ottobre 2023 che hanno portato il tasso dei depositi (tasso sul quale si basano le condizioni di mercato) presso la Bce dal valore negativo di 0,50% fino al 4%.

Le conseguenze per i mercati

Il taglio dei tassi d’interesse in Europa è solo il primo passo di un’inversione di tendenza a livello globale. Altre manovre sono attese nel corso dell’estate: Banca d’Inghilterra ad agosto e Federal Reserve statunitense che dovrebbe seguire a settembre.

Il taglio dei tassi d’interesse è stato molto atteso dagli investitori che hanno spinto i mercati su e giù nella prima metà del 2024. La discesa dei tassi dovrebbe sostenere il mercato azionario e obbligazionario nel corso dei prossimi mesi. Vediamo quali posso essere le conseguenze nel secondo semestre 2024 secondo l’analisi di Morgan Stanley.

  • Azioni. I mercati azionari favoriti nel secondo semestre 2024 sono Europa e Giappone che offrono valutazioni interessanti e potrebbero beneficiare di revisioni positive degli utili. In Giappone, i rendimenti potrebbero raggiungere il 17%, mentre le azioni europee potrebbero raggiungere il 18%. Gli investitori dovrebbero prestare attenzione ai titoli la cui performance è inversamente correlata ai rendimenti obbligazionari (immobiliare, edilizia, materie prime e servizi di pubblica utilità) e su titoli growth di qualità (software, aerospaziale e difesa, farmaceutico e semiconduttori).
  • Obbligazioni e liquidità. Il taglio dei tassi non è un segnale positivo per i Titoli di Stato che vedranno muovere al ribasso il rendimento e potrebbero diventare meno appetibili. Allo stesso modo perdono appeal tutti i prodotti che remunerano la liquidità (conti deposito, fondi monetari). Restano interessanti le obbligazioni societarie investment grade. L’indicazione è cercare obbligazioni di qualità.

Prossime previsioni sui tassi

L’obiettivo della BCE è sempre stato contrastare l’impennata dei prezzi che non si vedeva da mezzo secolo, dalla crisi del petrolio degli anni ’70. Cosa accadrà dopo il taglio di giugno? Dopo l’avvio della fase di normalizzazione della politica monetaria non è chiaro quali saranno le prossime mosse. Secondo il consensus degli analisti di Bloomberg, il mercato non è più così sicuro che ci siano almeno tre tagli da 25 punti base l’uno entro la fine del 2024 perché ci sono dei fattori che giocano contro e la BCE potrebbe rallentare le manovre. In particolare:

  • L’inflazione ha rialzato la testa. Secondo i dati preliminari di Eurostat, a maggio l’inflazione nell’area euro ha ripreso a salire con un rialzo annuale del 2,6% (era +2,4% ad aprile 2024) ma resta in decisa flessione rispetto al +6,1% di maggio 2023. In particolare, preoccupa l’indice dei prezzi al consumo in Germania che è salito a maggio al 2,8% su base annua. Il dato di maggio se confermato è di poco superiore al consensus degli analisti che indicava un aumento del 2,5% su base annua. A incidere maggiormente sull’inflazione è il settore dei servizi che sono cresciuti 4,1% rispetto a maggio 2023.
  • Crescita dei salari e produzione UE. La crescita delle retribuzioni nel primo trimestre 2024 è arrivata a 4,7% su base annua contro un aumento del 4,5% del trimestre precedente. La crescita dei salari è tornata indietro ai livelli del terzo trimestre 2023 quando si era registrato un rialzo del 4,7%. Questo dato unito alla ripresa della produzione industriale in Europa e a una disoccupazione al minimo storico ha un impatto negativo sul contenimento dell’inflazione.

In questo contesto, secondo il consensus degli analisti di Bloomberg, i mercati adesso escludono che la BCE possa tagliare ancora nella riunione di luglio e danno solo al 60% la probabilità che il prossimo taglio possa avvenire a settembre 2024. Il consensus degli analisti ora ipotizza altri due tagli entro dicembre 2024 e la maggioranza crede che la BCE farà 6 tagli da 25 punti entro il 2025 con manovre trimestrali. Ecco il calendario già fissato per le prossime riunioni BCE:

  • Settembre 2024
  • Dicembre 2024
  • Marzo 2025
  • Giugno 2025
  • Settembre 2025
  • Dicembre 2025

Come investire

La scelta ottimale in questo scenario di mercato è un portafoglio multi-asset che abbia all’interno un buon bilanciamento tra componente azionaria e obbligazionaria. Nella composizione del portafoglio devono essere considerati anche gli eventi futuri con hanno un esito incerto. Per esempio, le elezioni europee di giugno e quelle americane di novembre, gli eventi geopolitici in corso e le incognite sul percorso di transizione verso un’economia Net Zero.

Vediamo quali sono gli elementi chiave da tenere in considerazione.

  • Valutazione. Si tratta di un elemento fondamentale per chi cerca rendimento nel lungo termine. Oggi le valutazioni su molti mercati azionari sono elevate e la ricerca di qualità è un elemento essenziale.
  • Bilanciare il portafoglio con una diversificazione ampia è la scelta giusta in questa fase. L’ideale è scegliere prodotti di investimento con una strategia attiva che possano controllare il rischio di portafoglio con una selezione di titoli costante.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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