Scopri come funziona l’attuale tassazione dei fondi pensione e quali sono le prospettive future e le novità che potrebbero essere introdotte.

Come vengono tassati i fondi pensione

Il trattamento fiscale dei fondi pensione è agevolato e offre diversi vantaggi. In particolare.

  • Esenzione in fase di contribuzione. Si tratta del più importante vantaggio fiscale dei fondi pensione che danno la possibilità di dedurre i contributi versati nel fondo fino a 5.164,57 euro all’anno. Il versamento al fondo pensione diminuisce il reddito dichiarato per l’IRPEF e le imposte da versare diventano di conseguenza inferiori.
  • Agevolazioni in fase di accumulo. Il fondo pensione è per antonomasia un investimento di lungo termine che genera un rendimento annuale. Si chiama rendimento di gestione che è tassato con l’applicazione dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi secondo un’aliquota agevolata del 20% contro il 26% che si applica a tutti gli altri strumenti di investimento. La differenza fiscale tra il 20% e il 26% contribuisce nel lungo periodo ad aumentare la performance del fondo pensione.
  • Agevolazioni in fase di erogazione. Nel momento in cui si arriva all’erogazione della pensione si hanno davanti due strade: riscuotere il capitale che può essere erogato fino a un massimo del 50% del montante finale accumulato, oppure optare per un rendita periodica da aggiungere alla pensione. In entrambi i casi la tassazione viene applicata una ritenuta a titolo d’imposta con aliquota massima del 15% per chi detiene il fondo pensione almeno per 15 anni. Ci sono poi degli sconti percentuali sull’aliquota se si superano i 15 anni di iscrizione al fondo pensione: per ogni anno si sconta uno 0,30% fino ad arrivare a un massimo del 6%. Chi investe in un fondo pensione nel lungo periodo può quindi far scendere l’aliquota al momento dell’erogazione dal 15% almeno fino al 9% se detiene il fondo pensione per 35 anni.

Tassazione sugli anticipi

Il fondo pensione è un investimento di lungo termine con un buon grado di flessibilità. È possibile chiedere degli anticipi sulla somma maturata nel fondo se si ha necessità di farlo per sostenere spese sanitarie o per acquisto e ristrutturazione di immobili o semplicemente per richiedere liquidità. In tutti questi casi c’è una tassazione agevolata. In particolare:

  • Anticipi per spese sanitarie. La somma richiesta è tassata con un’aliquota del 15%, che si riduce dello 0,30% per ogni anno di permanenza nel fondo oltre il quindicesimo, fino a raggiungere una percentuale di tassazione minima pari al 9%. La somma può essere richiesta sia per il sottoscrittore del fondo, sia per i familiari (coniuge, figli). La ritenuta va applicata sull’importo erogato al netto dei redditi già tassati.
  • Anticipi per acquisto o ristrutturazione della prima casa o liquidità. In questo caso l’aliquota fiscale applicata è pari al 23% della somma che viene richiesta. Questi anticipi possono essere richiesti solo dopo otto anni dall’iscrizione al fondo pensione. Nel caso la richiesta di anticipo non sia motivata da un acquisto di immobile, ma solo dalla necessità di avere liquidità, l’importo non può mai essere superiore al 30% del patrimonio versato nel fondo. La ritenuta va applicata sull’importo erogato al netto dei redditi già tassati.

Le possibili novità per il futuro

Da anni si discute di aumentare le agevolazioni fiscali della previdenza integrativa. Sono tante le proposte sul tavolo, ma nessuna per ora ha preso una via concreta di discussione a livello politico. Nel 2023 è partita in commissione Bicamerale un’indagine conoscitiva ed è in questa sede che gli attori del settore previdenziale avanzano proposte di una possibile riforma con due obiettivi:

  • agevolare ulteriormente la fiscalità dei fondi pensione;
  • rendere ancora più flessibile il prodotto.

Sono tante le proposte sul tavolo. Vediamo alcune delle più significative:

  • La proposta Assogestioni. Nel corso 2023 sono state sviluppate delle proposte di modifica mirate della normativa con l’obiettivo di dare un impulso alle adesioni ai fondi pensione. In particolare, Assogestioni ha proposto di rinnovare il sistema di adesione automatica (silenzio assenso) ai fondi pensione, di modificare l’opzione di default superando la centralità della garanzia e di rilanciare un semestre di scelta per i lavoratori. Inoltre, ad avviso dell’Associazione sarebbe opportuno riconoscere la piena portabilità del contributo del datore di lavoro, introdurre una maggiore flessibilità nella fase di uscita, ampliando le opzioni per l’erogazione delle prestazioni.
  • La proposta di Assofondipensione. Una riduzione della tassazione dei rendimenti e incentivi fiscali per gli investimenti del patrimonio dei fondi nell’economia produttiva italiana è la proposta di Assofondipensione che riunisce 32 fondi pensione negoziali istituiti nei principali comparti produttivi. Per l’associazione occorre una campagna informativa e iniziative mirate per favorire l’adesione soprattutto dei giovani.
  • La proposta di FEBAF. L’ultima proposta in ordine di tempo è arrivata ad aprile 2024 da parte della Federazione banche assicurazioni e finanza (FEBAF). Ha l’obiettivo di ridurre l’attuale tassazione sui rendimenti dei fondi del primo e del secondo pilastro previdenziale rispettivamente al 26% e al 20%. Inoltre, FEBAF raccomanda un’armonizzazione fiscale a livello europeo e di introdurre una tassazione che premi chi mantiene più a lungo il fondo pensione.

A fronte del dibattito aperto su una riforma del sistema fondi pensione, il tema non sarà affrontato dal Governo Meloni prima di gennaio 2025 quando scadranno le misure ponte previste nella legge di bilancio 2024 su tutte le forme pensionistiche.

IDEE DI INVESTIMENTO

Online SIM, la piattaforma italiana del risparmio gestito, offre ai suoi clienti la possibilità di investire in fondi pensione in completa autonomia a zero commissioni di ingresso e con commissioni di gestione molto competitive. Tra i prodotti ci sono:

  • Arca previdenza. Fondo pensione gestito da Arca Sgr che investe sui mercati finanziari con differenti profili ed è articolato in 4 comparti di investimento, differenziati per grado di rischio dal più dinamico al più prudente, e un 1 comparto garantito.
  • Seconda Pensione. Il fondo gestito da Amundi Sgr che consente di costruire nel tempo un trattamento pensionistico complementare al sistema obbligatorio investendo i contributi versati nelle differenti possibilità offerte dal fondo pensione. Il fondo è articolato in 5 comparti di investimento, differenziati per grado di rischio dal più dinamico al più prudente, e in 1 comparto garantito.
  • Anima Arti & Mestieri. È un fondo pensione aperto a contribuzione differita. Il fondo offre la possibilità di scegliere tra 5 comparti, di cui 1 comparto garantito, con una composizione di investimento azionaria/obbligazionaria differente a seconda delle esigenze.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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