Barbie non è solo un film su un giocattolo o una gigantesca operazione di marketing. La bambola che vive in un mondo tutto rosa è la rappresentazione della parte più difficile da accettare verso un percorso di consapevolezza di genere. Il tema è molto dibattuto dalla Generazione Z che rifiuta l’idea di dover per forza appartenere a un genere.

Barbie parla alle donne, ma anche agli uomini. Barbieland non è altro che il mondo stereotipato in cui viviamo fatto di “cose da femmine” e “cose da maschi” rimescolate in modo da farci capire che ci manca il coraggio di accettarci come siamo a costo di dover cambiare il nostro mondo, anche se è rosa e sembra meraviglioso.

Barbie porta avanti il ​​messaggio della diversità: nel film è presente l’intera gamma di Barbie, ci sono attori trans e il motivo ironico che spinge Barbie a lasciare Barbieland è la paura della cellulite e dei piedi piatti. Barbie ha acceso il dibattito sui temi ESG della diversity e del gender equality. Il film è sicuramente uno dei fenomeni culturali del 2023. Ma può davvero dare una spinta decisiva al cambiamento?

Barbie e Gender Gap: la parità di genere arriverà solo nel 2154

Se lasciamo le sale cinematografiche e torniamo alla realtà dei numeri, il Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum, rilasciato a giugno che monitora 146 Paesi a livello globale, ci dice che la strada verso l’uguaglianza di genere è ancora lunghissima.

In particolare

  • L’uguaglianza di genere torna ai livelli pre pandemia, ma il ritmo dei progressi è rallentato. Il divario di genere complessivo si è ridotto dello 0,3% rispetto al 2022.
  • Il miglioramento è dovuto a una migliore qualità dell’istruzione offerta alle donne in 117 Paesi su 146 analizzati. Ma questo non cambia l’anno in cui è previsto il raggiungimento della parità di genere: 2154, tra 131 anni.
  • La cattiva notizia è che la parità di genere nella partecipazione e nelle opportunità economiche offerte alle donne è diminuita, il cosiddetto gender pay gap, rispetto ai livelli del 2022, mentre l’empowerment politico registra solo una leggera risalita.
  • L’Islanda resta in testa alla classifica dei Paesi con la maggiore parità di genere, seguito da Norvegia, Finlandia, Nuova Zelanda e Svezia.
  • L’Europa è l’area più avanti a livello globale e ha superato il Nord America rispetto ai dati del 2022.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per investire con una diversificazione ampia che ha come obiettivo combattere la diversità di genere e il gender pay gap Online SIM offre un portafoglio modello che punta sull’uguaglianza di genere che ha un rendimento annualizzato del 5,57% (dati aggiornati a settembre 2023). Costruito in collaborazione con Main Street Partners, boutique finanziaria inglese specializzata in ESG.

portafoglio modello uguaglianza genere

Un’altra possibilità è investire in singoli fondi azionari tematici che guardano alla diversità di genere presenti sulla piattaforma di Online SIM. Sono adatti a un portafoglio azionario ben bilanciato.

  • NORDEA 1 Global Gender Diversity Fund EUR Classe BP Acc è un azionario internazionale tematico che investe a livello globale con uno stile blend. Partito nel 2019, il fondo rende l’11,30% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a settembre 2023). Tecnologia e finanza sono i primi settori in portafoglio. Il mercato Usa vale il 61% del portafoglio.

NORDEA 1 Global Gender Diversity Fund EUR Classe BP Acc

  • BNP Paribas Inclusive Growth Classe Classic Eur Accè un azionario tematico che investe a livello globale con uno stile blend. Il fondo è stato ridenominato nel 2021 (prima era BNP Paribas Human Development) e ha introdotto una nuova strategia di investimento orientata alla crescita inclusiva, investendo su aziende che dimostrano un approccio proattivo verso la riduzione delle disuguaglianze legate al reddito, all’istruzione, al genere, all’origine etnica, geografica, all’età o alla disabilità. Rende il 9,73% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a settembre 2023). Tecnologia e salute sono i primi settori in portafoglio. Il mercato Usa vale il 62% del portafoglio.

BNP Paribas Inclusive Growth Classe Classic Eur Acc

  • RobecoSAM – Global Gender Equality Impact Equities Classe D Eur è un azionario internazionale tematico che investe a livello globale con uno stile blend. In portafoglio sono selezionate aziende che riconoscono e promuovono consapevolmente l’uguaglianza di genere reclutando, coltivando e trattenendo il talento femminile a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale, inclusi i comitati e il consiglio di amministrazione. Ridenominato a ottobre 2020, il fondo rende il 6,19% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a settembre 2023). Tecnologia e finanza sono i primi settori in portafoglio. Il mercato Usa vale il 58% del portafoglio.

RobecoSAM - Global Gender Equality Impact Equities Classe D Eur

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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