Soltanto un mese fa l’agenzia di rating Moody’s aveva messo in programma un possibile downgrade dell’Italia, ma ha deciso di posticipare la decisione alla fine di ottobre, così da avere una maggiore visibilità sulla situazione politica. Il debito italiano e il Documento di Economia e Finanza (DEF) che si sta discutendo in Parlamento sono al centro dell’attenzione degli investitori che guardano all’Europa. Nelle ultime settimane il mercato e lo spread – che ha toccato quota 300 – hanno reagito in maniera nervosa sull’onda di una manovra che era ancora in fase di definizione. Nella Nota di Aggiornamento del DEF 2018 pubblicata oggi sul sito del MEF si legge che il rapporto deficit/PIL nel 2019 sarà al 2,4% e dovrebbe tornare sotto il 2% solo dal 2021 in avanti.

Nella manovra, secondo il documento, ci saranno 16 miliardi per due interventi considerati principali: reddito di cittadinanza e abolizione della legge Fornero, insieme all’aumento delle pensioni di invalidità, ai quozienti familiari e a un premio alle famiglie numerose con un contributo alla natalità.

Il mercato e i grandi gestori, dunque, al momento navigano a vista e, secondo il parere di Schroders, Amundi, Pictet Asset Mamanegent, Aberdeen Standard Investments e Axa Investment Managers,  gli investitori di lungo periodo devono mettere in conto tre cose:

  • Un lungo periodo di incertezza politica in Italia alimenterà la volatilità del mercato, ma allo stesso tempo creerà anche opportunità di investimento a prezzi da saldo.
  • Sul fronte azionario, l’Europa resta interessante e i Paesi periferici dell’Eurozona sono ancora interessanti, a patto di operare un’attenta selezione: Portogallo, Grecia e Cipro, ad esempio, possono trarre vantaggio dal miglioramento del momento economico e dalla riduzione del rischio politico.
  • Sul fronte obbligazionario, dopo le vendite che si sono abbattute sui BTP, possono essere prese in considerazione le obbligazioni europee inflation-linked e il credito americano investment grade, diversificando una parte del portafoglio in dollari, o sui corporate bond europei.

IDEE DI INVESTIMENTO

In una situazione di incertezza come quella attuale, vale sempre la regola di mantenere i nervi saldi e non farsi prendere dalla volatilità del mercato. Cosa fare adesso?

Per le società di gestione, in generale, la reazione dei mercati al DEF è stata esagerata, ma le ragioni che hanno spinto in forte ribasso titoli di stato italiani ci sono, e il giudizio delle agenzie di rating sul debito è ancora un’incognita: a fine ottobre si pronunceranno sia Moody’s sia Standard & Poor’s. Ed è ancora in sospeso il giudizio della Commissione Europea, ma è probabile che i mercati, alla fine, digeriranno il fatto che il Governo Conte possa realizzare solo in parte le promesse elettorali. Di sicuro c’è che i grandi investitori hanno rivalutato al rialzo il “rischio Italia” soprattutto sul fronte obbligazionario.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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