Cosa si intende per recessione tecnica e quali sono le differenze rispetto a una recessione economica? Scopri le differenze e le conseguenze.

Cos’è la recessione tecnica

Si parla di recessione tecnica quando il Prodotto interno lordo (PIL) di un Paese segna una variazione congiunturale negativa per due trimestri consecutivi.

Per esempio:

  • la Germania nel 2023 è entrata in recessione tecnica: ha avuto una contrazione del PIL nel primo trimestre 2023 dello 0,3% dopo che il PIL era già stato negativo dello 0,5% nel quarto trimestre 2022.
  • L’unione dei due trimestri consecutivi di PIL negativo indica che la Germania è entrata in questa recessione. All’economia tedesca era già accaduto durante la pandemia.
  • In Italia l’ultima recessione tecnica risale al 2018 quando il PIL mise a segno un calo dello 0,2% nel terzo e quarto trimestre 2018.

Cos'è la recessione tecnica

Recessione tecnica VS recessione economica

La recessione economica è diversa dalla recessione tecnica.

In sintesi:

  • la recessione tecnica prende a riferimento la variazione congiunturale e confronta il PIL trimestrale di un Paese rispetto a quello precedente;
  • la recessione economica misura la variazione tendenziale del PIL trimestrale confrontandolo con il trimestre dell’anno precedente.

In particolare:

  • L’espressione recessione economica si usa quando si è in presenza di una variazione negativa del Prodotto interno lordo (PIL) tendenziale, ovvero il valore del PIL in un dato momento rispetto all’anno precedente.
  • Se il risultato della variazione è negativo ma non inferiore al -1% si può parlare di crisi economica.

Recessione tecnica VS recessione economica

Cause e conseguenze della recessione tecnica

Perché si va in recessione tecnica? In economia le fasi di recessione sono fisiologiche.

In particolare:

  • Ogni ciclo economico è fatto di una fase di espansione a cui segue una di recessione.
  • Ci sono poi fattori esterni al ciclo economico che possono causare una recessione.
  • In questo caso si parla di choc economici che influiscono sul normale andamento del ciclo economico (per esempio, la pandemia), oppure di decisioni di politica economica che possono provocare un rallentamento dell’economia e una recessione (per esempio, aumento del tassi di interesse per frenare i consumi e battere l’inflazione).

Vediamo cosa comporta:

  • La recessioni tecnica di per sé non è un segnale preoccupante: è la conferma che un Paese ha delle difficoltà economiche, che non cresce perché la produzione è inferiore rispetto a quello che potrebbe fare, che ha perso efficienza produttiva.
  • Questa recessione è, di fatto, un indicatore quantitativo che non dà informazioni qualitative sul rallentamento economico del Paese.
  • Per capire quanto è grave la recessione di un Paese, oltre al PIL, bisogna misurare anche altri indicatori economici: consumi, disoccupazione, reddito medio di famiglie e imprese, produzione industriale, andamento demografico della popolazione.
  • Durante le fasi di recessione tecnica il tasso di crescita della produzione diminuisce, la disoccupazione aumenta, i tassi di interesse tendono a diminuire.
  • La recessione condiziona le decisioni di politica economica di un Paese e la politica monetaria della Banche centrali.
  • In recessione i consumi tendono a diminuire e anche la domanda dei beni rallenta. Questo favorisce l’abbattimento dell’inflazione. A volte però questo non si verifica: con la recessione i prezzi possono aumentare così come l’inflazione.

Come investire in recessione tecnica

Le regole di investimento in recessione tecnica sono le stesse che si devono seguire in qualsiasi tipo di recessione.

La strada giusta è:

  • non smettere di investire e puntare sulle opportunità di lungo termine;
  • approfittare delle correzioni di mercato per comprare a prezzi convenienti;
  • guardare a titoli di qualità, per esempio rafforzando la componente value di portafoglio;
  • aumentare la diversificazione prendendo in considerazione asset che possono beneficiare della ripresa economica;
  • considerare l’investimento a rate con un Piano di accumulo di capitale (PAC) che consente di mediare il rischio e controllare la volatilità;
  • puntare su strumenti finanziari considerati più sicuri con fondi che vadano oltre il classico Titolo di Stato come il BTP;
  • se si guarda al risparmio gestito una buona idea sono Piani individuali di risparmio (PIR);
  • considerare di investire in oro una parte del portafoglio.

IDEE DI INVESTIMENTO

In questa fase di mercato è bene riconsiderare la propria asset allocation sempre in coerenza con gli obiettivi e la durata dell’investimento.

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NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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