Il 2023 dei mercati finanziari prosegue in modo piuttosto regolare, seguendo un trend abbastanza piacevole per gli obbligazionari – sostenuti da ripetuti rialzi dei tassi – e più tiepido per gli azionari. Vediamo in particolare l’analisi di mercato e le carte migliori da usare in un clima di incertezza.

Analisi di mercato in particolare

  • Banche centrali in azione. Nelle ultime settimane sono state numerose le banche centrali che hanno ritoccato al rialzo il costo del denaro: mentre Bce e Fed hanno operato per l’ultima volta ai primi di maggio, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda, India, Cina e Russia hanno provveduto recentemente a qualche aggiustamento.
  • Euro debole. Come lecito attendersi, in maggio l’Euro è complessivamente sceso nei confronti della altre valute: le variazioni più importanti si sono registrate verso il dollaro Usa (-2,95%), sterlina inglese (-2%), franco svizzero (-1,14%) e yen giapponese (-0,72%) mentre qualche timido allungo si è verificato sulle corone dei Paesi scandinavi.
  • Materie prime in frenata. Le commodities risultano complessivamente in ritracciamento: dall’inizio dell’anno solo una su quattro è in allungo, e in maggio solo una su dieci. A reggere sono i generi alimentari – in particolare avena, cacao e mais – anche se non mancano alcuni gravi flessioni, che coinvolgono ad esempio la soia con i suoi derivati. I metalli preziosi, pur in negativo, tengono meglio di quelli ad uso prevalente industriale.
  • Azioni in discesa. Il 37% dei principali listini azionari ottiene performance positive in maggio, contro il 77% di aprile: il rendimento medio scende di due punti percentuali mentre la dispersione dei risultati risulta più che raddoppiata. Atene è la miglior piazza tra quelle prese in esame, e con un balzo di oltre il 12% raggiunge una performance ytd del 31%, la più elevata. Bene anche Nasdaq, Tokyo e Taiwan. Dal ranking non è possibile apprezzare dinamiche che coinvolgano macro aree dal punto di vista geografico: i risultati sono infatti distribuiti in modo piuttosto disordinato.
  • Luci e ombre sul risparmio gestito. Per quanto riguarda i prodotti del risparmio gestito, lo scenario appare più spaccato: esattamente la metà delle asset class individuate da FIDA cede terreno mentre l’altra metà allunga; i risultati si dispongono in modo perfettamente simmetrico attorno alla parità. Le performance migliori sono messe a segno da Taiwan, con i fondi che allungano in media del 7,7%, dalle large cap Usa ad elevato pontenziale di crescita, da Corea, Brasile e Giappone. La prima parte della classifica è in generale popolata dagli sviluppati asiatici e dagli Usa, mentre nella seconda metà troviamo le asset class europee. Si rileva anche una significativa soivraperformance delle società growth rispetto alle value.
  • AI, robotica ed energia vincono sui settori. L’analisi dei comparti a specializzazione settoriale premia ancora una volta AI, IT, robotics, telecomunicazioni, le energie alternative ed i temi legati alla sostenibilità. A scendere, pur senza drammi, sono i metalli, preziosi e non, risorse naturali, energetici tradizionali ed immobiliare.
  • Fondi obbligazionari in salita. I fondi obbligazionari sono senz’altro quelli che regalano le maggiori soddisfazioni del 2023, ormai quasi a metà. A maggio si muovono in positivo tre categorie su quattro (dall’inizio dell’anno sono oltre l’80%). Il rendimento medio è solo debolmente positivo, ma la dispersione dei risultati è particolarmente ristretta. I fattori di successo sono variegati: esposizione a monetari in valuta diversa dall’euro in primis, ma anche alle scadenze brevi e brevissime del debito Usa, sia governative che corporate high yield. Inflation linked ed investment grade invece contribuiscono a rallentare la corsa del debito.

Come investire in un clima di incertezza

L’analisi conferma un’impostazione generale di incertezza dei mercati. Non chiara e solida da giustificare investimenti importanti o scarsamente liquidi. Via libera quindi all’acquisto di qualche nuova emissione con i buoni tassi attuali, ma senza allungare eccessivamente la duration di portafoglio.

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NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Monica Zerbinati

Monica Zerbinati

Competenze:
Analista finanziario presso l’Ufficio Studi di FIDA, Finanza Dati Analisi, è specializzata su temi legati al risparmio gestito, attivo e passivo, sul quale cura diversi studi periodici. Le competenze generali riguardano l’analisi di scenario dal punto di vista quali-quantitativo. Cerca di individuare tendenze e semplificare la complessità delle dinamiche di mercati finanziari e reali, combinando analisi macroeconomica, tecnica e fondamentale. Segue inoltre l’evoluzione della normativa in ambito finanziario con particolare focus sulla compliance nell’ambito della consulenza finanziaria. Ha competenze generali su database ed elaborazione dati, produzione di materiale di marketing ed interazioni tecnico-commerciali.

Esperienza:
Al netto di alcune esperienze giovanili in realtà industriali e bancarie, contestuali agli studi, la sua esperienza lavorativa è maturata interamente in FIDA, all’interno della quale – negli anni – ha avuto occasione di collaborare ad ogni genere e tipologia di attività. Data entry, strutturazione banche dati, elaborazioni quantitative, redazione di contenuti editoriali di taglio customizzato e reportistica specifica, supporto nello sviluppo di nuovi tools informatici per operatori della finanza, ma anche assistenza clienti, formazione, organizzazione di campagne informative ed eventi. Gli obiettivi sono molteplici e spaziano dall’integrazione di dati e strumenti informatici a supporto degli operatori della finanza nello svolgere la loro professione, nell’espletamento degli obblighi normativi, ma anche fini filantropici come la diffusione dell’educazione finanziaria.

Formazione:
Ha una laurea magistrale in Finanza Aziendale e Mercati Finanziari conseguita presso la Scuola di Economia e Management di Torino.

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