Come massimizzare i profitti degli investimenti in obbligazioni per il 2022? Scopri quali sono le migliori strategie e su cosa puntare:

Tipi di obbligazioni per il 2022

Le obbligazioni o bond sono ancora lo strumento di investimento più diffuso nei portafogli degli italiani. Si tratta di un retaggio culturale legato a Buoni Obbligazionari del Tesoro (BOT) e ai Buoni Poliennali del Tesoro (BTP). Ovvero titoli emessi dalla Stato italiano e i prodotti di investimento più conosciuti. Sono i più facilmente comprensibili anche per chi non è un intenditore dei mercati.

Nel 2022 saranno ancora lo strumento di investimento più diffuso. Il mercato di questi prodotti è profondamente cambiato e va compreso a fondo. Per prima cosa bisogna distinguere tra due diverse macrocategorie di obbligazioni: ordinarie e strutturate. Vediamo le differenze.

  • Obbligazioni ordinarie, che in gergo tecnico sono anche conosciute come plain vanilla. Possono essere a tasso fisso (distribuiscono interessi con una cedola fissa a chi investe) o a tasso variabile (distribuiscono una cedola a interessi variabili in relazione ai tassi di mercato). A questa categoria appartengono i titoli di Stato.
  • Obbligazioni strutturate sono più complesse come dice la parola stessa perché hanno una doppia struttura: da una parte un’obbligazione ordinaria e dall’altra un contratto derivato che ad essa è collegato. Da quest’ultimo dipende il guadagno. Il derivato può essere collegato a uno o più parametri che ne determinano l’andamento: per esempio, indici di Borsa, singole azioni, fondi comuni, indici delle materie prime, singole materie prime, tassi, valute. Queste obbligazioni sono in genere più rischiose, ma spesso più redditizie delle ordinarie. In questa categoria rientrano le obbligazioni emesse da banche.

Rischi e benefici dell’investimento in obbligazioni

L’investimento in obbligazioni è percepito come poco rischioso da chi investe rispetto al mercato azionario. In realtà, ci sono diversi rischi da tenere in considerazione quando si acquistano obbligazioni, ma ci sono anche diversi benefici.

Vediamo quali sono i rischi 2022 per questo tipo di investimento:

  • Il rischio di credito è il primo fattore da guardare quando si investe in obbligazioni. Dipende dall’emittente dell’obbligazione (Stato, banca, azienda e così via) ed è legato alla possibilità che chi ha emesso il bond, appunto l’emittente, non sia in grado di rimborsare il capitale investito a scadenza dell’obbligazione. Un esempio che è noto a tutti sono i bond argentini: quando lo stato sudamericano fallì, gli investitori hanno visto svanire i loro risparmi. Più è alta la possibilità che l’emittente non sia in grado di onorare il suo debito verso gli obbligazionisti e più è alta la cedola, ovvero il rendimento periodico, che l’obbligazione paga. In pratica più si rischia e più si guadagna.
  • Il rischio di tasso per le obbligazioni è strettamente legato ai movimenti dei tassi di interesse decisi dalle banche centrali (BCE, FED per esempio). Negli ultimi anni il mercato si è abituato a tassi zero, ma ora le cose stanno cambiando e la dinamica dei tassi è destinata a ripartire al rialzo nel 2022. Una modifica dei tassi ha un impatto diretto sul valore delle obbligazioni. Quando i tassi aumentano si possono trovare occasioni di acquisto sui bond, al contrario quando i tassi scendono le obbligazioni sono meno interessanti.
  • Il rischio inflazione per chi investe in obbligazioni è un fattore chiave nel 2022. Una dinamica di inflazione in rialzo attesa incide direttamente sui bond perché l’inflazione mangia il valore delle cedole fisse pagate dalle obbligazioni e aumenta il rischio di insolvenza da parte dell’emittente che non è in grado di mantenere gli interessi promessi o il rimborso del capitale.

Quali invece i benefici 2022:

  • La conservazione del capitale investito è il primo beneficio dell’investimento in obbligazioni. Se tutto va come previsto, a scadenza del bond l’investitore avrà conservato intatto il proprio investimento.
  • Un reddito periodico è l’altro vantaggio dell’investimento in obbligazioni. Ad ogni obbligazione è collegata una cedola (fissa o variabile) che offre un rendimento nel tempo.
  • La protezione del portafoglio è un altro vantaggio dell’investimento in obbligazioni. La protezione è il compito principale della parte obbligazionaria di un portafoglio bel diversificato per asset class con un’ottica di lungo termine.

fondi obbligazionari

Su quali obbligazioni investire per il 2022

La dinamica dei tassi di interesse in lento rialzo e la ripresa dell’inflazione sono due rischi presenti per chi investe in obbligazioni nel 2022. Questi due fattori stanno condizionando i rendimenti dei titoli di Stato che nella maggior parte dei casi sono negativi e lo resteranno anche nel 2022.

Ci sono però delle buone occasioni di investimento che sono legate proprio ai rischi a patto di applicare una gestione attiva del portafoglio acquistando un fondo di investimento.

Per investire in obbligazioni, attraverso i fondi, le occasioni migliori si trovano:

  • nelle obbligazioni indicizzate all’inflazione, che restano una buona opzione nel 2022. Per le obbligazioni statali tradizionali le occasioni migliori sono sul debito emergente in valuta con un approccio selettivo.
  • con le obbligazioni high yield investment grade che sono la scelta migliore se si ha un’ottica globale. I rendimenti più consistenti si trovano in Europa, ma ci sono occasioni anche in Usa e Paesi emergenti.
  • nelle obbligazioni convertibili, che per cercare un rendimento periodico, sono una buona strada e un’alternativa ai rendimenti scarsi dei titoli di Stato a livello globale.
  • con i fondi specializzati in green bond se l’obiettivo è anche la sostenibilità sul mercato. Consentono una buona diversificazione del portafoglio obbligazionario in chiave sostenibile.
  • con l’investimento periodico in un Piano di Accumulo (PAC) che è una la soluzione indicata per il 2022. L’aumento del rischio in un portafoglio obbligazionario, che ha il compito di proteggere un portafoglio ben diversificato dalla volatilità dei mercati e di fornire un reddito periodico, può avvenire gradualmente.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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