La decisione della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti di avviare il mercato degli Exchange Traded Fund (ETF), i fondi quotati in Borsa, che investono direttamente sul prezzo presente (spot) del Bitcoin cambia le regole gioco per gli investimenti digitali e anche per il settore degli ETF che vale 7 mila miliardi di dollari a livello globale. La ragione? Danno la possibilità di investire in criptovalute anche alle persone che fino ad oggi non le avevano prese in considerazione.

Il via libera della SEC a questi prodotti è arrivato dopo una decina di anni di esitazioni. Nel comunicato ufficiale della commissione di vigilanza della Borsa americana è stato sottolineato che il via libera agli ETF spot in Bitcoin non è un endorsement alla criptovalute e gli investitori dovrebbero essere cauti riguardo alla miriade di rischi associati ai Bitcoin e ai prodotti il cui valore è legato alle criptovalute.

Cos’è un ETF spot in Bitcoin e come funziona

Vediamo quali sono i punti chiave di questo nuovo strumento finanziario che è destinato anche a cambiare l’offerta sul mercato del risparmio gestito.

  • Acquisto diretto di Bitcoin. Gli ETF spot su Bitcoin appena approvati deterranno effettivamente Bitcoin, a differenza di altri prodotti già esistenti che investono in futures su Bitcoin, ovvero contratti per acquistare o vendere un asset a un prezzo specificato in una data successiva.
  • Quotati in Borsa. Acquistare azioni dell’ETF spot è facile poiché viene scambiato quotidianamente in Borsa come un’azione. Il meccanismo prevede che, direttamente o tramite terze parti, le società emittenti dell’ETF in Bitcoin acquistino e detengano abbastanza token per sostenere le azioni emesse. Queste azioni seguono gli alti e bassi del prezzo spot del Bitcoin.
  • Il meccanismo di quotazione. In pratica , l’investitore non compra direttamente Bitcoin sugli exchange che lo scambiano (per esempio, Binance, Coinbase), ma compra Bitcoin indirettamente tramite un ETF. Tra gli emittenti degli ETF spot in Bitcoin ci sono società del risparmio gestito conosciute a livello globale (BlackRock, Invesco e Fidelity) pronte a entrare sul mercato. Gli emittenti collaborano con i cosiddetti partecipanti autorizzati, come società commerciali o grandi banche, che creano e riscattano azioni dell’ETF come richiesto dal mercato. Nello stesso tempo, i market maker acquistano e vendono azioni dell’ETF nel tentativo di mantenere il prezzo del fondo quotato il più legato possibile alla performance di Bitcoin.
  • Alta volatilità. Il via libera della SEC è arrivato dopo una decina di anni di esitazioni. Perché i regolatori si sono opposti così a lungo a un ETF Bitcoin? Oltre alle preoccupazioni sulla liquidità e sui punti oscuri del mercato delle criptovalute, i regolatori hanno espresso preoccupazione per la volatilità del Bitcoin che potrebbe essere troppo intensa per gli investitori tradizionali. Per esempio, il Bitcoin ha guadagnato il 60% nel 2021, ha perso il 64% nel 2022 ed è più che raddoppiato nel 2023. Cosa accadrà nel 2024? Sicuramente ci sarà un’iniezione di liquidità per il settore degli asset digitali che oggi vale circa 1,7 trilioni di dollari.
  • Il precedente europeo degli ETP. In Europa si può già investire dal 2023 sui Bitcoin con gli Exchange Traded Product (ETP), strumenti simili agli ETF che puntano direttamente al prezzo.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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