Il Green Deal europeo punta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 ed è una chiara indicazione del percorso di transizione energetica che tutti i settori produttivi dovranno fare. Per chi investe puntando sulla sostenibilità è una buona notizia, perché rende più facile la selezione e il controllo del rischio in Europa. È quanto emerge dal report Global Sustainable Outcomes: Notizie e previsioni T2 2020, a cura di Pauline Grange, Portfolio Manager e Jess Williams, Global Equities & Portfolio Analyst, Responsible Investment di Columbia Threadneedle Investments, che sottolinea come il percorso di transizione sia appena iniziato e offra opportunità nel lungo periodo.

La tabella di marcia decisa dall’Unione Europea verso un’economia circolare e amica del clima in tutto il continente è molto chiara e può essere da stimolo anche per gli Stati Uniti soprattutto se a vincere le elezioni presidenziali sarà il democratico Joe Biden che nel cassetto ha il progetto Build back better, che prevede lo stanziamento di 2 mila miliardi di dollari, a favore dell’energia pulita di infrastrutture verdi, da spendere entro il 2025. Il Green Deal europeo è uno stimolo forte anche per la Gran Bretagna – il governo intende stanziare quasi 1,3 miliardi di sterline per edilizia verde e 2 miliardi di sterline per l’efficienza energetica a sostegno dell’occupazione e dell’economia – e per il Giappone che, dopo l’addio di Abe, intende spingere l’acceleratore verso la sostenibilità.

Il Green Deal europeo ha messo in moto un movimento globale di conversione verde dell’economia e la pandemia da Covid-19 ha dato un’ulteriore spinta in questa direzione. Vediamo i punti chiave del Green Deal europeo:

  • Accelerare la decarbonizzazione in Europa con investimenti per 1.800 miliardi di euro nei prossimi sette anni, di cui 550 miliardi di euro finanzieranno progetti legati al clima. I settori favoriti da questo processo sono: energie rinnovabili, trasporti green, edilizia e idrogeno.
  • Spingere l’utilizzo di idrogeno per dare una spinta all’energia pulita. A luglio 2020 l’Ue ha varato la Strategia per l’idrogeno per un’Europa climaticamente neutra, che dovrebbe accelerare il calo dei costi dell’idrogeno verde a livello globale.
  • Introdurre nel 2021 una nuova tassa sulla plastica in Europa che favorirà le aziende che cercano alternative e soluzioni di riciclaggio.
  • Spingere la creazione di posti di lavoro verdi. L’UE prevede che si possano creare almeno un milione di nuovi occupati anche grazie alla riconversione dei lavoratori dei settori inquinanti.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il Green Deal europeo richiama e fa riferimento alla tassonomia che l’UE ha lanciato nel 2019 e che dovrebbe servire come base per il futuro marchio di qualità ecologica unico attribuito ai prodotti finanziari, e fa inoltre riferimento anche allo standard EU Green Bond e ai parametri climatici che svolgono un ruolo cruciale nel guidare gli investimenti sostenibili. Secondo l’analisi di Bnp Paribas Asset Management, il percorso virtuoso dell’UE non sarà sempre facile e il dibattito all’interno della Commissione europea, che dovrebbe apportare modifiche necessarie ai principali regolamenti e meccanismi dell’UE entro giugno 2021, potrebbe essere acceso. Ma la direzione è presa, il sostegno politico dietro l’obiettivo sta crescendo e tutti i settori dovranno ora prendere sul serio questo cambiamento e agire a favore del clima. In particolare, secondo Morgan Stanley, la decarbonizzazione è una sfida economica e sociale che muoverà un’enorme massa di investimenti, stimata in 50 mila miliardi di dollari entro il 2050, con un guadagno potenzialmente compreso tra 3 mila miliardi e 10 mila miliardi di dollari.

Per investire sulla svolta green dell’economia ci sono fondi obbligazionari che specificatamente dichiarano questo obiettivo di rendimento. Non c’è una categoria di fondi dedicata a questo asset, Online Sim con l’aiuto di Morningstar ha selezionato i prodotti migliori che nel nome hanno la dicitura green bond.

I migliori fondi obbligazionari che investono in green bond

ProdottoRendimento YTDRendimento 1y
CSIF (Lux) Bond Green Bond Global Blue Classe FBH Eur Acc3,81%2,60%
AXA World Funds - Planet Bonds Classe E EUR Acc3,33%1,85%
G Fund Global Green Bonds N3,11%1,65%
JSS Sustainable Green Bd Glb P EUR acc2,87%1,77%
BNP Paribas Green Bond Classe Classic Eur Acc2,81%1,51%
Allianz Green Bond Classe AT Eur Acc2,80%1,88%
NN (L) Green Bond EUR Acc2,38%---
Eurizon Fund - Absolute Green Bonds Classe R Acc1,52%1,29%
Mirova Euro Green And Sustainable Bond Fund Classe R EUR Acc1,34%0,02%
Raiffeisen-GreenBonds S VTA*0,90%-0,05%
Mirova Euro Green And Sustainable Corporate Bond Fund Classe R EUR Acc-0,03%---
DWS Invest Green Bonds Classe ND EUR Dis-0,04%-0,39%

*Il fondo è riservato ad investitori istituzionali. È disponibile la classe R

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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