Una delle economiste di punta della Casa Bianca, Cecilia Rouse, è scesa in campo per difendere l’American Jobs Plan, il piano lanciato dal presidente Joe Biden per rilanciare gli Stati Uniti post Covid. Rouse ha difeso la decisione di Biden di spendere 400 miliardi di dollari per la caring economy, ovvero l’economia dell’assistenza o della cura. Considerato infatti un investimento infrastrutturale legittimo e fondamentale per affrontare le disuguaglianze economiche.

Per i Repubblicani americani è un investimento inconcepibile destinare fondi per lavori domestici e comunitari che si prendono cura di bambini e anziani. Per i Democratici si tratta, invece, di misure fondamentali a sostegno di bambini e operatori di assistenza essenziale, che sono spesso donne di colore e almeno una su sei vive in povertà.

Mentre in America la politica si divide sulla caring economy con punti di vista diametralmente opposti, la caring economy sta diventando un trend della sostenibilità in ascesa, esattamente come è accaduto per la green economy. Il concetto di caring economy è strettamente correlato all’attenzione da parte di politici e dei consumatori per salute e benessere. Si riferisce a un’economia che si prende cura sia delle persone sia del pianeta.

I megatrend della sostenibilità

L’analisi Global Consumer Trends nel 2021 di Robeco ha messo in luce i vari settori di consumo della caring economy. Stili di vita sani, igiene e cura della persona, la crescente domanda di prodotti e servizi per l’infanzia, l’assistenza agli anziani e la cura degli animali domestici. Tutti megatrend della sostenibilità che guidano le scelte dei consumatori globali.

La pandemia di Covid-19 ha accelerato alcune delle tendenze già in atto nella caring economy favorendo, secondo Robeco, tre aree:

  • Il settore dei prodotti per la cura della persona. Questo mercato è cresciuto costantemente negli ultimi decenni, sulla scia dell’aumento del reddito disponibile dei consumatori e di una maggiore consapevolezza dei problemi legati alla salute tra la popolazione mondiale.
  • La cura degli animali domestici, la cosiddetta pet economy, è un segmento importante dell’economia dell’assistenza. I principali fattori trainanti sono l’aumento della proprietà di animali domestici in tutto il mondo e un aumento consistente della spesa per animale.
  • L’assistenza all’infanzia è un altro segmento sempre più attraente della caring economy. Questo settore è cresciuto costantemente negli ultimi decenni, sostenuto dalla crescente quota di donne nella forza lavoro e da una crescente attenzione all’istruzione della prima infanzia e all’assistenza all’infanzia di qualità.

La pandemia ha rimesso al centro l’uomo anche quando si tratta di investimento e l’attenzione alla sfera sociale è cresciuta di pari passo con l’adozione dei criteri ESG. Secondo l’analisi di Pictet Asset Management, sul fonte degli investimenti legati alla sfera sociale, saranno due i megatrend destinati a crescere esponenzialmente nel prossimo futuro:

  • Tutti i temi riconducibili a servizi sociali e alla caring economy (istruzione, formazione professionale e assistenza agli anziani e alla gestione del crescente) malessere sociale
  • La experience economy, ovvero gli acquisti legati alle esperienze che danno felicità.

IDEE DI INVESTIMENTO

La pandemia Covid-19 ha cambiato molte abitudini di consumo e le aziende della caring economy hanno guadagnato terreno nei portafogli dei fondi specializzati su consumi e beni di consumo.

Per investire sul trend dei nuovi consumi legati all’economia dell’assistenza e della cura ci sono prodotti azionari specializzati che investono sui trend dei beni di consumo.

  • Invesco Consumer Trend Fund Classe A (acc) è un azionario internazionale che rende a un anno il 78,07% (dati Morningstar aggiornati ad aprile 2021). Investe nei settori della progettazione, produzione o distribuzione di prodotti e servizi legati ad attività del tempo libero delle persone, che possono comprendere società automobilistiche, prodotti per la casa e beni durevoli, media e internet e altre società impegnate a soddisfare le domande dei consumatori.
  • BNP Paribas Consumer Innovators Classe N Eur Acc è un azionario internazionale che rende a un anno il 55,37% (dati Morningstar aggiornati ad aprile 2021). Investe nel settore dei beni di consumo durevoli, del tempo libero e dei mass media e in settori collegati o connessi
  • Robeco Global Consumer Trends D EUR Classe D è un azionario internazionale che rende a un anno il 40,72% (dati Morningstar aggiornati ad aprile 2021). Investe in tutto il mondo in titoli azionari del settore dei consumi. Vengono selezionate le società più esposte alle tendenze di lungo termine come la digitalizzazione dei consumi, l’aumento della spesa al consumo nelle economie emergenti e la sempre maggior attenzione alle questioni ambientali.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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