Un anno difficile e di svolta in cui gli investitori dovranno fare fronte a una crescita economica disomogenea e a un rischio volatilità elevato. Questa è la carta d’identità del 2024 che emerge dagli outlook delle principali società di gestione. Ecco i punti chiave secondo le analisi di: Abrdn, Amundi, Axa Investment Managers, BlackRock, Columbia Threadneedle Investments, Ersel, Federated Hermes, Morgan Stanley, Robeco, Schroders, Vanguard.

Outlook 2024: il fronte macroeconomico

  • Crescita economica in frenata. La crescita globale è destinata a rallentare, soprattutto a causa della frenata delle economie sviluppate e da una lieve recessione negli Stati Uniti nella prima metà del 2024. Il sostegno fiscale diminuirà nei mercati sviluppati, in un contesto di elevato indebitamento, ma continuerà a sostenere la transizione energetica. Il differenziale di crescita tra mercati emergenti e sviluppati sarà ancora più ampio rispetto agli ultimi cinque anni. In media la crescita del Prodotto interno lordo (PIL) mondiale, secondo gli outlook 2024, è attesa al 2,5% di cui in media dello 0,7% nei Paesi sviluppati contro il 3,6% dei mercati emergenti.
  • Inversione di rotta per le banche centrali. La politica monetaria delle banche centrali imboccherà una nuova strada. Un particolare, sono attesi tagli dei tassi da parte della Banca centrale americana (FED) già a partire dal primo semestre 2024, mentre la Banca centrale europea (BCE) potrebbe aspettare fino a luglio 2024 prima di cambiare rotta. Secondo previsioni, nel 2024 la FED e la BCE potrebbero ridurre i tassi di interesse rispettivamente di 150 e 125 punti base, e le attese indicano un taglio di 75 punti base sia per FED, sia per BCE già a partire dal secondo trimestre 2024.
  • Resta il rischio inflazione. Nonostante la discesa consistente dell’inflazione nell’ultimo trimestre 2023, la pressione sui prezzi resta a causa dei costi che l’economia globale dovrà sostenete per la transizione energetica e, soprattutto, a causa delle tensioni geopolitiche che potrebbero portare a nuovo ordine mondiale e far impennare i prezzi dell’energia e dei generi alimentari.

Le prospettive per il mercato obbligazionario

I tassi elevati per il mercato obbligazionario sono una buona notizia che parte come asset favorito dai gestori nella prima parte del 2024. La volatilità è elevata, ma l’era dei tassi zero non tornerà e questo è un vantaggio per un investitore di lungo termine in obbligazioni. In particolare, per l’area euro il rendimento nominale annualizzato atteso è del 2,9%–3,9% nel prossimo decennio contro lo 0,5%-0,5% atteso prima dell’avvio del ciclo di rialzi dei tassi.

Idee di investimento

  • Caccia alle obbligazioni di qualità. I bond statali o corporate o societarie sono l’asset class da privilegiare per l’inizio del 2024 se le obbligazioni sono di qualità. Sono adatti a investitori con rischio contenuto.
  • Area euro high yield per diversificare. Per un investitore con un grado di rischio medio alto, il 2024 è l’anno dei bond investment grade, dei bond statali mercati emergenti in valuta forte e dei bond corporate high yield a breve termine.
  • Emergenti in valuta e debito Usa. Per un grado di rischio molto alto la scelta è sui bond mercati emergenti in valuta locale dopo che la Fed avrà cominciato a tagliare i tassi e il dollaro americano si sarà indebolito. Lo stesso discorso vale per i bond high yield americani che potrebbero essere una buona scelta nel secondo semestre del 2024.

Le prospettive per il mercato azionario

Per la variabile tassi più alti gli outlook 2024 evidenziano una depressione delle valutazioni delle azioni a livello globale che soffriranno soprattutto nel primo semestre 2024. Il mercato americano è favorito rispetto all’area euro e le attese per un investire europeo sono di un rendimento annualizzato tra il 2,4% e il 4,4% nei prossimi 10 anni.

Idee di investimento

  • Azioni value da preferire. La qualità vince nel 2024 anche sulle azioni. Soprattutto nel primo semestre bisogna giocare in difesa puntando su titoli che offrono un dividendo e guardando al value americano e giapponese. Da preferire le large cap rispetto alla small cap. Questa scelta è adatta a un investitore con rischio medio basso.
  • Europa attraente dopo il taglio dei tassi. Il mercato europeo comincerà a tornare attraente dopo il cambio di rotta delle banche centrali sui tassi. Lo stesso discorso vale per i mercati emergenti. Questa scelta aumenta il rischio di portafoglio ma è un’occasione di diversificazione.
  • L’India motore degli emergenti. Sul fronte dei mercati emergenti c’è un cambio di rotta con l’India che supera la Cina come occasione di lungo termine.
  • Megatrend da tenere d’occhio. Sul fronte tematico i megatrend di investimento da tenere d’occhio sono ancora una volta transizione energetica, salute e intelligenza artificiale.

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NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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