Il 2019 si è chiuso con la miglior performance degli ultimi dieci anni sul mercato europeo e in Italia. Dopo un anno record è lecito chiedersi se il 2020 possa riservare le stesse soddisfazioni. Se si guarda alle statistiche del passato, secondo l’analisi di Raiffeisen Capital Management, i dati dimostrano che tre volte su quattro dopo un anno positivo di solito ne segue un anno altrettanto buono per le Borse. È stato così negli ultimi 50 anni con un’unica eccezione: il 2000 con lo scoppio della bolla tecnologica. Se si guardano i principali indicatori di Borsa e macroeconomici, ci sono tutti i presupposti per cui il 2020 sia un anno positivo per le azioni, ma non dobbiamo aspettarci un altro record. La pensano così gli analisti di Deutsche Bank Wealth Management secondo i quali il mercato prevede guadagni che il mondo non può offrire e anche per AXA Investment Managers sarà difficile ripetere la performance del 2019 e conviene essere selettivi.

In particolare, Deutsche Bank Wealth Management si concentra sulle previsioni di un netto rimbalzo degli utili delle aziende e la definisce “eccessivamente ottimista”, poiché si aspetta che il ritmo della crescita economica rallenti nel 2020, con una crescita della volatilità dovuta alle elezioni Usa e alle tensioni geopolitiche. Gli utili per le società quotate sull’indice MSCI per le azioni globali sono stimati in aumento del 20% quest’anno dopo essere diminuiti nel 2019, secondo il consensus di Bloomberg, e l’indice ha chiuso l’anno con un guadagno del 24%. Per i gestori tedeschi una corsa come questa merita un riposizionamento di portafoglio dalle azioni ad alta crescita, ovvero growth, alle azioni di value puntando sui settori di consumo, azioni cicliche e industriali, e dando maggior peso all’Asia in portafoglio (Cina, India e Tailandia).

Non c’è dubbio però che gli investitori si siano scrollati di dosso le preoccupazioni sulla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e sul rallentamento della crescita economica mondiale. In particola nell’eurozona, il mercato italiano è stato il migliore e, ancora una volta, l’Italia si è confermata un amplificatore delle tendenze nell’area euro. Al 30 dicembre 2019 l’indice Eurostoxx con dividendi reinvestiti ha messo a segno una performance per l’anno del 27%, mentre nello stesso periodo il Ftse Italia All Share con dividendi reinvestiti ha guadagnato il 31,1%. Secondo Axa Investment Managers per l’Italia sarà difficile ripetere una simile performance nel 2020 perché i Btp hanno poco spazio per una ulteriore compressione dello spread e raccomanda una selezione attenta che privilegi società con capacità di generare risultati e dividendi sul lungo periodo.

Se si guarda all’America, secondo l’analisi di Columbia Threadneedle Investments, anche se ha guadagnato oltre il 23% nel 2019, l’indice S&P 500 quota a valutazioni ragionevoli e nel 2020 è attesa una crescita degli utili del 5-7%, molto vicina al tasso tendenziale di lungo periodo. A livello settoriale, secondo Columbia Threadneedle Investments ci sarà una ripresa dell’attività manifatturiera e una potenziale e considerevole rivalutazione del settore della salute non appena sarà evidente l’impossibilità di attuare il programma “Medicare for All”, e continuerà a essere solida la crescita degli utili per le grandi società tecnologiche (Facebook e Google), man mano che i grandi investimenti effettuati nel 2019 inizieranno a dare i loro frutti.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per gli investitori azionari le prospettive nel 2020 sono molto incoraggianti. Il fattore più importante è l’allentamento monetario su scala globale del 2019; le banche centrali che controllano i due terzi dell’economia mondiale hanno infatti tagliato i tassi. Ne consegue un rischio di recessione esiguo e un aumento della fiducia dei consumatori. La selezione oltre che la rotazione del portafoglio verso titoli value è la strada consigliata dalla maggioranza dei gestori che investono in maniera globale sulle azioni.

Per investire a livello globale sui mercati finanziari la scelta migliore è un fondo azionario globale che sia più peso alle azioni value (Categoria Morningstar: Azionari Internazionali Large Cap Value)

La Top 10 dei fondi azionari globali a stile value

ProdottoRendimento 1yRendimento 3y
Nordea 1 – Global Stable Equity Fund Classe E Eur23,10%7,73%
SEB Global Fund IC (EUR)21,74%6,82%
T. Franklin Mutual Global Discovery Fund Classe A (acc)21,45%4,35%
Schroder International Selection Fund QEP Global Blend A Accumulation EUR21,25%6,07%
HSBC GIF Economic Scale Index Global Equity21,13%7,81%
T. Rowe Price Funds SICAV - Global Value Equity Fund A USD21,09%7,64%
Franklin Mutual Global Discovery Fund N(acc)EUR20,51%3,55%
SEB Global Fund C (EUR)20,47%5,70%
Schroder International Selection Fund QEP Global Blend A Accumulation USD18,07%7,37%
State Street Global Value Spotlight Fund B13,22%6,51%
Nella tabella, i migliori fondi azionari che investono su tutte le Borse del mondo privilegiando i titoli value ordinati per rendimento a un annno. Dati in euro aggiornati a gennaio 2020. Fonte Morningstar.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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